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New Craft mette in scena l’incontro virtuoso fra saper fare artigiano, innovazione tecnologica e cultura del progetto, nello scenario della cosiddetta Cattedrale della Fabbrica del Vapore a Milano

New Craft Exhibition

Triennale di Milano . Fabbrica del Vapore . 2016

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Info

Location
Fabbrica del Vapore . Milano

Client
Triennale di Milano

Chronology
Installation completed 2016

Credits

Photographer
Simone Bossi

Architectural Project
GEZA Gri e Zucchi Architettura srl (Udine)
Arch. Stefano Gri, Arch. Piero Zucchi (project leaders)
Arch. Stefania Anzil, Stefania Mantovani (Artway of Thinking),
Camilla Andreani

Curator
Camilla Andreani

Coordination
Stefano Micelli

Multimedia projections
Sara Salmaso

Technological Coordination
Cristina Barbiani

Graphic Design
Fabio d’Agnano

Installation
Sebastiano Girardi, Matteo Rosso

Lighting
Plotini Allestimenti

In collaboration with
Volume
Les Ateliers de Paris, Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Fondazione Giannino Bassetti, Politecnico di Milano

Publications & Awards

Awards
2018 ADI Udine

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Per la XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano dal titolo “21st Century. Design After Design”, GEZA ha seguito la direzione artistica e il progetto di allestimento della mostra NEW CRAFT a cura di Stefano Micelli.
New Craft mette in scena l’incontro virtuoso fra saper fare artigiano, innovazione tecnologica e cultura del progetto, nello scenario della cosiddetta Cattedrale della Fabbrica del Vapore a Milano.

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Secondo il curatore Stefano Micelli, “la rivoluzione tecnologica sta trasformando i modi della produzione e del consumo trasformando inevitabilmente le forme del progettare. Il digital manufacturing consente di superare i vincoli tradizionali dei processi produttivi prefigurando un mondo libero da prodotti seriali.” La mostra offre una rassegna di questo nuovo modo di pensare la manifattura nei settori delle biciclette, stampa letterpress, gioielli, vestiti, mobili, protesi, acciaio e legno. Il progetto “svela” il valore spaziale della Cattedrale e la sua forza espressiva riuscendo a far dialogare tutti gli “attori” chiamati dal curatore a rappresentare i loro processi di creazione.

Nove grandi installazioni verticali materiche raccontano il risultato dell’incontro e accolgono il visitatore in uno spazio emozionale che enfatizza l’ampio respiro della navata centrale della Cattedrale. Queste nove installazioni sono costituite da una teca virtuale, un frame metallico nero in cui le creazioni artigiane vengono enfatizzate da una scenografica illuminazione. Il tutto in uno spazio totalmente oscurato per poter ricreare un’evocativa atmosfera teatrale.

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