focus

architettura
industriale e
paesaggio

un focus importante del nostro lavoro. Uniamo logiche apparentemente contrastanti, sfruttando la tensione che si crea fra efficienza e contesto, fra processo produttivo e caratteri intangibili del luogo per creare nuovi significati e nuove identità

// il rapporto tra
architettura e natura

può oggi il progetto di architettura industriale diventare il contesto in cui operare per tenere insieme logiche divergenti?
Questo è il punto chiave del nostro lavoro: il progetto di architettura industriale è una grande opportunità per ripensare al binomio architettura - natura, rimettendo l’Uomo al centro. I progetti di GEZA integrano logiche ingegneristiche ed economiche con una ricerca di astrazione formale. Partendo da un tema specifico, tendiamo ad una dimensione ideale e intangibile: una condizione poetica.

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// leggere il territorio
e lo spazio interno

ci occupiamo contemporaneamente dei processi produttivi e dei rapporti tra artificio e natura, tra figura e sfondo, tra ambienti di lavoro e spazi esterni.
Lavoriamo su ogni progetto per trasformare l’edificio in una connessione permanente con il paesaggio, rafforzando l’identità del luogo.

// lo zoom
– forma e materia

i nostri progetti lavorano su diverse scale di ricerca, da grande a piccola e viceversa, senza mai fermarsi, fino alla fine della costruzione. Le inquadrature sono importanti sia dall’esterno che dall’interno, e il valore del progetto si manifesta da vicino e da lontano, nel dettaglio e nell’insieme.
 L’architettura unisce così nuove identità per il territorio con qualità tattili e artigianali per la vita quotidiana.

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// rigorosa essenzialità
della forma

l’architettura industriale ha la scala delle grandi trasformazioni del territorio e del paesaggio e, come le “opere d’arte maggiori” quali le infrastrutture, deve inserirsi nell’ambiente in modo delicato e permanente, diventando una presenza senza tempo.
E’ la ridefinizione di gesti semplici: orizzontale e verticale, ripetizione e ritmo, luce e ombra, linea retta e linea curva, segni colorati e segni neutri, bianco e nero. Così ristabilisce sempre un sistema di misurazione del territorio.

// materialità e
monocromia

ridefinire la semplicità dei gesti comprende l’uso del bianco e del nero, ovvero dei materiali in generale nella loro essenza più pulita. Per noi l’uso dei colori puri è una ricerca di astrazione. 
Il bianco e nero tendono a definire con chiarezza le relazioni tra forme e volumi, e i grandi edifici vestiti di nero si relazionano silenziosamente con il paesaggio naturale. Il monocromo è un’occasione per sperimentare diverse superfici, profondità, riflessioni, sfumature, sensazioni tattili e interazioni con la luce.

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// controllo del processo

il processo richiede un controllo continuo e rigoroso, perché sono tante le figure coinvolte nella realizzazione di un progetto.
 L’architetto - l’unico ad avere una visione chiara e completa del risultato finale sin dal principio - si pone come master, ovvero come direttore d’orchestra per coordinare i diversi professionisti, i dettagli e l’aderenza al concept definitivo dal primo all’ultimo giorno di lavori.

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// aperture

by Giovanny Damiani

nel 2014 GEZA ha partecipato ad Aperture, una mostra monografica sull’architettura ospitata dalla Galerija Dessa di Ljubljana

Leggi l’approfondimento esterno redatto dall’Architetto Giovanni Damiani in merito all’approccio di GEZA nel trattare questo tema